«Quindi…», mormora, deglutendo, «possiamo riprovarci?», chiede in un sussurro.
Annuisco con voce fioca, continuando a stringerlo.
Non dice nient’altro, continua a tenere le braccia allacciate intorno alla mia vita e a tenermi stretta a sé, abbattendo inconsciamente - o forse no? - un’altra barriera del mio guscio protettivo.
Scusate per l'enorme ritardo ma con il ritorno a scuola il tempo per scrivere si è ridotto moltissimo. Spero di postare al più presto :*
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